Cos’è un giardino? è la somma di risultati anche piccoli, a volte infinitesimali, che è una gioia monitorare quotidianamente.
Zappettare e seminare ci aiuta a riconoscere il nostro rapporto con il tempo solare che, per quanto continueremo ad evolverci, sarà sempre connesso con il susseguirsi delle stagioni e con il ritmo della terra.
La natura va sperimentata attraverso la sensibilità, prestando attenzione da ogni piccola sfumatura perchè nel sistema organico è l’insieme a dar forma alle sue parti.
Questo luogo ha sempre avuto un fascino speciale per me, quando ero bambina, nelle stanze, oggi dedicate all’ospitalità, mio padre conservava grandi mucchi di grano, per rivenderlo durante l’inverno, ricordo che entravo in questi spazi ampi, gli alti soffitti di legno, la penombra, ricordo l’odore.
Ricordo che mio padre teneva tanti cani, tutti trovati qui, abbandonati da chi sa chi, venivamo a portargli da mangiare, con la neve a dicembre e con il sole cocente a luglio, ricordo la metitrebbia ed i grandi mucchi di barbabietole da zucchero, ricordo le persone unite a questo luogo, un signore magro e allegro si chiamava Berto, si occupava delle pecore, veniva ogni giorno per custodirle.
Sin da quando ero bambina venire in questa casa per me era scoperta, era stupore, son passati tanti anni, lei è cambiata, io sono cambiata, ma lo stupore, ogni mattina, nel guardarla è lo stesso