Essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.
Festeggiare la luce, albe e gentilezze, poco avere, scarsi indugi, minare il rancore, farlo saltare, meglio il silenzio, la carezza, il fiore.
Il turismo di massa è una minaccia per le città di provincia italiane. Non solo causa l’erosione dell’autenticità e della vitalità delle comunità locali, ma ha anche un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita dei residenti.
È importante che si adottino soluzioni sostenibili per gestire l’afflusso turistico e proteggere le città di provincia italiane. Credo che siamo chiamati a scelte più sostenibili ed etiche.
Il vero senso della parola “vacanza” è “sospensione di lavoro o di studio”.
Viene spesso messo in secondo piano il lusso della calma, la frenesia del dover fare, vedere, sfruttare ci sta allontanando da quello che dovrebbe essere. I canali a cui siamo soliti far riferimento per prenotare alloggi e vacanze spingono spesso l’attenzione su grandi sconti, offerte, su un turismo che deve offrire.
Spesso mi è stato detto: “vorremmo fare tappa nelle Marche” e vorrei far riflettere su questa frase, nelle Marche abbiamo ereditato, dai secoli passati, borghi intarsiati come gioielli, palazzi trecenteschi e quattrocenteschi, piazze salotto dove affacciano bifore, porticati e logge, torri con merlature ghibelline e vogliamo usarle come fosse una piazzola di sosta per una notte? mentre andiamo al sud o mentre torniamo al nord?
La nostra struttura non è adatta ad un turismo mordi e fuggi, per molti motivi, fra questi il fatto che gli appartamenti hanno grandi metrature e la loro pulizia non è immediata come potrebbe essere quella di una stanza matrimoniale.
Siamo in una zona di campagna dove i mezzi pubblici coprono poche fasce orarie ed è preferibile arrivare muniti di mezzo proprio, risulta poco compatibile affrontare ore di strada per soggiornare una sola notte.
Siamo in una posizione centrale che permette di visitare quasi tutte le Marche, per riuscire ad organizzarsi nei vari itinerari, l’ideale è avere la possibilità di fermarsi più notti.
La cosa che più mi sta a cuore è il portare avanti la mia idea di turismo lento, per trasmettere a chi visiterà la nostra regione che è ricca di storia e di cultura, per cercare di evitare la calca nelle spiagge durante le due settimane centrali di Agosto, quando i parcheggi scarseggiano, quando i Ristoranti non hanno la capienza per gestire il flusso turistico.
Si, sono innamorata di questa terra, sono innamorata delle sue colline morbide, dei suoi paesi silenziosi e deserti ed il mio grande sogno è che possiate vivere la vostra vacanza lentamente, rigenerarvi, prendervi il vostro tempo di riposo.
Da quest’anno, una delle soluzioni adottate è il prevedere pernotti di minimo sette notti dal 1 luglio al 30 agosto.
Nel resto dei mesi il pernotto resterà di minimo due notti, ma il mio augurio è che nei prossimi anni verranno vissuti tutti i mesi e tutte le stagioni di questo angolo di mondo.